You may also like

2022
Spectacular winter panorama 2022
2016
Scapoli (IS)
Scapoli (Scapulë in molisano) è un comune italiano di 666 abitanti della provincia di Isernia in Molise. Fino al XV secolo fu parte integrante del Giustizierato d'Abruzzo e dell'Abruzzo Citeriore. Le origini del paese risalgono probabilmente al IX secolo, come risulterebbe da alcuni testi tra i quali il "Chronicon Vulturnense", antico testo redatto intorno al 1130 da un monaco dell'abbazia di San Vincenzo al Volturno di nome Giovanni. Proprio da questo testo risulterebbe che l'insediamento di Scapoli (cd. Castrum Scappili) nacque sulle terre di proprietà dall'abbazia ad opera dei monaci che erano stati cacciati dai Saraceni da Castel San Vincenzo. Dalla sua costituzione Scapoli subì l'influenza di diverse famiglie di origine franco-romana, tra le quali nel 1043 prevalse la famiglia Borrello che aveva sottratto all'abbazia l'intera valle del Volturno. Il paese ritornò nelle mani dell'abbazia grazie all'intervento del Papa Niccolò II per poi esservi di nuovo sottratto ad opera dei Conti dei Marsi. Successivamente dal 1200 passò in mano ai Caldora e nel 1382 il feudo fu venduto ai Pandone. Nel XVI secolo e fino al 1621 fu dei Bucciarelli per poi essere ceduto a Innico di Grazia, barone di Cerro al Volturno, fino ad arrivare ai marchesi Battiloro. Fu annesso al ducato di Terra di Lavoro fino al 1861 quando entrò nel territorio di Campobasso. Durante la seconda guerra mondiale si trovò sulla famosa "Linea Gustav" creata dai Tedeschi per impedire l'avanzamento degli alleati. Molto importante fu infatti la costituzione proprio a Scapoli del Corpo Italiano di Liberazione, protagonista di sanguinose battaglie sul vicino Monte Marrone. Nel 1970 fu annesso alla neonata provincia di Isernia e da 20 anni fa parte del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.
2022
The waterfalls of Carpinone
In the heart of a very small village in Molise, immersed in an enchanted forest and floral nature, stands the Carpinone waterfall, one of the most fascinating spectacles of the local nature.
2025
Frosolone. Church of San Michele Arcangelo
2018
Venafro (IS)
Venafro (Venafrum in latino, Venafrë in dialetto locale) è un comune italiano di 11 226 abitanti della provincia di Isernia, in Molise. È la quarta città della regione per popolazione. Ha origini molto antiche, risalenti al popolo italico dei Sanniti, dove nel III secolo a.C. combatterono aspramente contro Roma durante le guerre sannitiche. Nell'89 a.C. Venafrum fu teatro di uno scontro decisivo contro Roma dove guerreggiò il gruppo dei popoli della "Lega italica", nella cosiddetta "Guerra sociale". Nel Medioevo, fu invasa dai Longobardi, e divenne dal VI secolo sede di una diocesi, nonché importante centro di passaggio da Molise e Abruzzo per Napoli. Dal XV secolo fu di proprietà della famiglia Pandone, che contribuì alla ripresa economica del centro. Nel 1860 ospitò anche Vittorio Emanuele II in viaggio per l'incontro con Giuseppe Garibaldi. Il centro storico si presenta sotto aspetto di borgo fortificato lungo la scarpata della montagna, distante dall'antico centro romano, identificato nella zona dell'anfiteatro. Il punto più alto del borgo è il Castello Pandone, mentre la Cattedrale, seguendo lo schema delle antiche città normanno-longobarde, si trova fuori le mura. L'assetto urbanistico è molto preciso, scandito da cardo e decumano, e risente dell'influsso architettonico del barocco napoletano. Presso il centro si trovano altri due monumenti importanti: il cimitero militarefrancese di guerra, e il convento di San Nicandro, divenuto santuario già ai tempi della visita di Padre Pio nei primi anni del '900, necessitando di cure mediche per le sue malattie.
2024
Matrice. Chiesa di Santa Maria della Strada
Nostra Signora della Via (Italian: Santa Maria della Strada) is an abbey in the municipality of Matrice, Campobasso. The date of construction of the abbey is not known, but it was consecrated in August 1148 by Peter II, archbishop of Benevento. In 1153 it appears in a list of churches and monasteries under the jurisdiction of Peter II drawn up for Pope Anastasius IV. The first abbot may have been called Landulfus, as "Abbas Landulfus" was engraved on a paving stone inside the church. Nazzarius is named abbot in a document from 1176. His foundation has historically been linked to the monastery of Santa Sofia of Benevento, but there is no evidence to support this claim. It is possible that the great abbey of Montecassino was involved, but the fact that the abbey is not listed as a subject house in medieval documents casts doubt on this claim. The eponymous Santa Maria de Strata appears in a register of the Abbey's possessions, but is believed to refer to a separate monastery in the vicinity of San Germano.
2015
Molise - Pietrabbondante (IS) Il Teatro Italico
Il teatro e tempio italico di Pietrabbondante fanno parte di una vasta area archeologica ricadente nel territorio comunale di Pietrabbondante, in provincia di Isernia, nella regione Molise. Ubicati a circa m. 966 di altitudine s.l.m. essi occupano un ripido declivio che si affaccia sulla valle del Trigno, in località Calcatello, a circa un chilometro di distanza, in linea d'aria, dalla vetta del monte Saraceno. La zona non è attraversata da alcun tracciato stradale di grande comunicazione; sono individuabili tracce di un antico sentiero esistente tra il moderno abitato di Pietrabbondante ed il vicino monte Saraceno, già praticato in antico, una direttrice stradale che ancora oggi segue l’andamento del ripido pendio e, costeggiando il lato orientale del monte, rappresenta l’unica via di accesso all'area fortificata posta in vetta. L’area sacra rappresenta, per le sue caratteristiche architettoniche e per la sua monumentalità, la testimonianza archeologica di maggior rilievo della cultura della popolazione italica dei Samnites Pentri, e la sua esplorazione sistematica ha consentito di ricostruire le vicende storiche del territorio attraverso i secoli ed ha fornito una quantità rilevante di dati sul più importante luogo di culto dello stato sannitico.
2022
Capracotta, winter 2022
Capracotta is an Italian town of 833 inhabitants in the province of Isernia, in Molise. It suffered great destruction during the Second World War and from the second half of the twentieth century it developed on the tourist level as a Molise ski resort together with Campitello Matese. Located at 1,421 meters above sea level, it is, from a geographical point of view, one of the highest areas of the Apennines as well as being the highest municipality in Molise. The town is located on the parallel 41 ½ and on the meridian of Castel dell'Ovo and extends between the countryside of Pescopennataro and Sant'Angelo del Pesco to the north, that of Agnone to the east, of Vastogirardi to the south and S. Pietro Avellana and Castel del Giudice. The highest point in the municipal area is the summit of Monte Campo at 1746 m a.s.l. Downstream of the town, towards the south, are the sources of the Verrino, a tributary of the river Trigno. Just outside the town, on the road to Pescopennataro, is the "Garden of Apennine Flora", a high altitude botanical garden that collects notable floral and tree species from central and southern Italy. Capracotta is an important climatic and ski resort. It has two important facilities: one for alpine skiing, in Monte Capraro, with a chairlift; the other for cross-country skiing in Prato Gentile: the latter facility was the site of the Absolute Italian Cross-Country Skiing Championships in 1997.
2020
Carpinone. Il Castello
The Castle of Carpinone was probably built in the Norman period and from the time of its construction until the end of the thirteenth century the building was repeatedly enlarged and equipped with greater fortifications to become one of the strongholds of Tommaso da Celano. In 1223, on the basis of an edict issued by Frederick II of Swabia, the castle was destroyed by Ruggiero di Pescolanciano. It was then rebuilt during the 14th century by the d'Evoli family and during the 15th century it returned to its former glory thanks to the commitment of Giacomo Caldora. The last family that bought the fiefdom, that of the de Riso, maintained it until the abolition of feudalism, in 1806. In 1954 the notary Valente, one of the last owners, had the entire main floor and the second floor rebuilt, adapting them to new housing needs. Currently the castle is presented, with its three surviving towers, in a state of evident majesty.
2018
Tramonti molisani
Back to Top