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2023
Pescolanciano. D’Alessandro Castle
The D'Alessandro castle is a fortified structure in the municipality of Pescolanciano. The castle was built on the rocky spur (peschio) that overlooks the town near a Samnite fortification.
2021
Isernia, Fontana Fraterna
2022
Colli a Volturno. Winter 2022
Colli a Volturno (Cuòglië in Molise) is an Italian town of 1 312 inhabitants in the province of Isernia in Molise. The municipal territory extends into the Volturno Valley on the border with the national park of Abruzzo, Lazio and Molise. Colli a Volturno (also called simply Colli), rises on three wooded hills, at an altitude of about 400 m a.s.l. (max. 1 013, min. 236 a.s.l.). The municipal area borders the municipalities of Fornelli, Rocchetta a Volturno, Montaquila, Scapoli, Cerro al Volturno, Macchia d'Isernia, Filignano and Monteroduni. The Collese area, as the name suggests, is mainly hilly interspersed with wide flat spaces. The climate is mild, the average annual temperature is 18.2 ° C, the average rainfall is 862 mm. Summers are warm and temperate, winters are cold but not particularly harsh, sporadic snowfalls, exceptionally abundant those of February 1956, January 1985 and February 2012. In autumn, rainfall is abundant, in August, the hottest month. of the year, the average temperature is 22.4 ° C; in August 2017, an exceptional heat wave caused the mercury column to reach 43 ° C. January is the coldest month, with an average temperature of 5.4 ° C. The driest month is July with an average of 32mm of rain. The month of November is the one with the highest rainfall, having an average of 118 mm. Gusts of wind are not infrequent, even of particular intensity. Temperatures vary by around 17 ° C throughout the year.
2021
Isernia, the pine forest
2018
Molise-Castelpetroso (IS) Basilica di M. S. Addolorata
Secondo la testimonianza delle veggenti, la Vergine Maria apparve la prima volta il 22 marzo 1888 a due pastorelle di nome Serafina e Bibiana in località Cesa tra Santi, sulle pendici del Monte Patalecchia. A questa prima apparizione ne seguirono altre e, in seguito al riconoscimento di tale fenomeno, papa Paolo VI ha proclamato Maria Santissima Addolorata di Castelpetroso patrona del Molise il 6 dicembre 1973. Negli anni novanta del XIX secolo, si decise di costruire un santuario presso il luogo delle apparizioni, ma più a valle rispetto a questo, affinché fosse più facilmente raggiungibile dai pellegrini. Il progetto venne affidato a Giuseppe Gualandi, alla cui morte (1944) subentrò il figlio Francesco. Il 28 settembre 1890 venne posata la prima pietra e si diede inizio alla costruzione del santuario. Essa procedette a rilento a causa di problemi economici e delle due guerre mondiali: nel 1907 fu terminata e aperta al culto la cappella dei Polacchi, ma le mura perimetrali della chiesa furono portate a compimento solo nel 1950[2], grazie alle sovvenzioni di don Nicolino Passarelli, canonico teologo della cattedrale di Venafro, avvocato della Sacra Rota e professore. Nei decenni successivi si completò il santuario che venne consacrato il 21 settembre 1975 dal vescovo di Boiano-Campobasso Alberto Carinci.
2020
Carpinone
The municipality owes its name to the small Carpino river that flows in its territory from north to west. In turn, the Carpino river received its name from the abundance of the "carpioni", the trout males, whose fishing in its waters is numerous. The origins of Carpinone, although not very ancient, date back to at least the tenth century since in 1064 the count of Isernia Bernardo had founded the Monastery of San Marco here, then donated to the abbey of Cassino. Belonged to the County of Isernia during the Lombard domination, in the Norman and Swabian era it belonged to the County of Molise. At the beginning of the Angevin period it became a fiefdom of Tommaso d'Evoli and returned to his family in 1382 after it had belonged first to the Tucciaco family and then to the Count of Gravina.
2018
Tramonti molisani
2015
Roccavivara (CB) Santuario della Madonna del Canneto
La chiesa giunta ai nostri giorni risale ai secoli XI-XII, ha pianta a croce latina, con tre absidi. La facciata non ha elementi decorativi rilevanti, se non un bassorilievo sulla lunetta del portale. Nei muri esterni della chiesa sono inserite lapidi e varie iscrizioni di epoca romana e medievale, mentre, sulla destra, si leva una possente campanile, ultimato nel 1329 ad opera dell'Abate Nicola, consistente in una torre merlata di stampo gotico con trifore sulle arcate. L'interno della chiesa è austero e a tre navate, ciascuna terminante con un'abside semicircolare. Lungo la navata centrale è collocato un pregevole ambone, finemente decorato, realizzato nel 1223, in parte con materiali di reimpiego più antichi. L’ambone è sostenuto da tre archi disuguali e, sotto il parapetto, si aprono sette piccole edicole: quella centrale doveva sostenere un’aquila che, con le sue ali spiegate, fungeva da leggio. Le altre sono occupate da sei monaci in altorilievo, intenti alle attività che rappresentano la regola monastica dell’ora et labora. Dietro l'altare maggiore è collocata la statua della Madonna di Canneto, risalente al XIV secolo, in stile gotico, e conosciuta anche come la Vergine del Sorriso. Nell’area adiacente la chiesa, sono presenti scavi archeologici che hanno riportato alla luce resti di una Villa romana del I secolo d.C.
2022
Isernia. The "Fraternal Fountain"
2018
Panorami
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