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2022
Castiglione di Carovilli. The parish church.
2020
Carpinone
The municipality owes its name to the small Carpino river that flows in its territory from north to west. In turn, the Carpino river received its name from the abundance of the "carpioni", the trout males, whose fishing in its waters is numerous. The origins of Carpinone, although not very ancient, date back to at least the tenth century since in 1064 the count of Isernia Bernardo had founded the Monastery of San Marco here, then donated to the abbey of Cassino. Belonged to the County of Isernia during the Lombard domination, in the Norman and Swabian era it belonged to the County of Molise. At the beginning of the Angevin period it became a fiefdom of Tommaso d'Evoli and returned to his family in 1382 after it had belonged first to the Tucciaco family and then to the Count of Gravina.
2018
Molise-Castelpetroso (IS) Basilica di M. S. Addolorata
Secondo la testimonianza delle veggenti, la Vergine Maria apparve la prima volta il 22 marzo 1888 a due pastorelle di nome Serafina e Bibiana in località Cesa tra Santi, sulle pendici del Monte Patalecchia. A questa prima apparizione ne seguirono altre e, in seguito al riconoscimento di tale fenomeno, papa Paolo VI ha proclamato Maria Santissima Addolorata di Castelpetroso patrona del Molise il 6 dicembre 1973. Negli anni novanta del XIX secolo, si decise di costruire un santuario presso il luogo delle apparizioni, ma più a valle rispetto a questo, affinché fosse più facilmente raggiungibile dai pellegrini. Il progetto venne affidato a Giuseppe Gualandi, alla cui morte (1944) subentrò il figlio Francesco. Il 28 settembre 1890 venne posata la prima pietra e si diede inizio alla costruzione del santuario. Essa procedette a rilento a causa di problemi economici e delle due guerre mondiali: nel 1907 fu terminata e aperta al culto la cappella dei Polacchi, ma le mura perimetrali della chiesa furono portate a compimento solo nel 1950[2], grazie alle sovvenzioni di don Nicolino Passarelli, canonico teologo della cattedrale di Venafro, avvocato della Sacra Rota e professore. Nei decenni successivi si completò il santuario che venne consacrato il 21 settembre 1975 dal vescovo di Boiano-Campobasso Alberto Carinci.
2022
Capracotta, winter 2022
Capracotta is an Italian town of 833 inhabitants in the province of Isernia, in Molise. It suffered great destruction during the Second World War and from the second half of the twentieth century it developed on the tourist level as a Molise ski resort together with Campitello Matese. Located at 1,421 meters above sea level, it is, from a geographical point of view, one of the highest areas of the Apennines as well as being the highest municipality in Molise. The town is located on the parallel 41 ½ and on the meridian of Castel dell'Ovo and extends between the countryside of Pescopennataro and Sant'Angelo del Pesco to the north, that of Agnone to the east, of Vastogirardi to the south and S. Pietro Avellana and Castel del Giudice. The highest point in the municipal area is the summit of Monte Campo at 1746 m a.s.l. Downstream of the town, towards the south, are the sources of the Verrino, a tributary of the river Trigno. Just outside the town, on the road to Pescopennataro, is the "Garden of Apennine Flora", a high altitude botanical garden that collects notable floral and tree species from central and southern Italy. Capracotta is an important climatic and ski resort. It has two important facilities: one for alpine skiing, in Monte Capraro, with a chairlift; the other for cross-country skiing in Prato Gentile: the latter facility was the site of the Absolute Italian Cross-Country Skiing Championships in 1997.
2023
Vastogirardi, novembre 2023
Physical geography It is located at 1200 m above sea level. in the part of Molise bordering Abruzzo. The territory of Vastogirardi (IS) extends over an area of 60.72 km² and borders the municipalities of Capracotta to the north, San Pietro Avellana, Castel di Sangro (AQ) and Rionero Sannitico to the west, Forlì del Sannio, Roccasicura and Carovilli to the south, Agnone to the east. From a morphological point of view, the territory is separated from that of Capracotta by reliefs of Monte Capraro, which oscillate between 1300 - 1350 m, which descend steeply to Piano S. Angelo and Difesa Grande and Capo di Trigno (ancient lake basin ) at an altitude of 1100 m from which the Trigno river originates, one of the two most important Molise rivers which flows into the Adriatic Sea and gives its name to the road of the same name which reaches up to San Salvo (CH), i.e. the Trignina. To the west are the mountains of Montagnola (1292 m) and Monte Miglio (1350 m), to the south is Monte Pizzi (1373 m), while to the east are the mountains of Montagna Fiorita with Montarone (1278 m). Vastogirardi develops close to a hill at the top of which are the castle and the ecclesiastical complex of San Nicola di Bari. Inside the walls is the village, which appears well preserved in its original defense function, as evidenced by the cylindrical towers incorporated in factories and the supports between building blocks. The result of subsequent expansions, the churches of S. Rocco and S. Maria delle Grazie were built at the beginning of the 18th century and incorporated into the third urban expansion dating back to the 18th - 19th century. Over the course of the last century the town no longer followed the aggregation trend of stepped bands, according to the morphological trend of the site, but developed along via Garibaldi c.da Difensa (towards Castel di Sangro) and via Re d'Italia (direction Isernia). Origins of the name It is assumed that the name Vastogirardi originates from the name of a crusader captain, Giusto Girardi. In the past it also took the name of Castrum Girardi due to the castle (other attested toponyms are Castel Girardo, Rocca Girardo, Guasti Belardi, Guardia Giraldo and Guardia Gerardo) and subsequently its current name, deriving from an alliteration of Lombard jargon.
2023
Castelpetroso. The places of the Apparition
2018
Pesche (IS)
Pesche (Pèschë in molisano) è un comune italiano di 1.682 abitanti della provincia di Isernia nel Molise. In località Fonte Lappone è situato il Dipartimento di Bioscienze e Territorio dell'Università del Molise, sede dei corsi di laurea in Informatica, Ingegneria Edile, Scienze Biologiche e Scienze Turistiche, nonché alcuni corsi di laurea magistrale. Tra le attività più tradizionali vi sono quelle artigianali, che pur non essendo diffuse come nel passato non sono del tutto scomparse, e si distinguono per la lavorazione del legno, ad intaglio, a mosaico, o per la realizzazione di mobili e di altri oggetti.
2015
Frosolone (IS)
Frosolone con i suoi 3.250 abitanti circa è situato a m 894 sul livello del mare. Visibili da lontano, mentre continuano a girare, come gigantesche girandole lasciate lì chissà da quali bambini stanchi di giocare, i pali del campo prova eolico annunciano che ci stiamo avvicinando a Frosolone e alla sua montagna. E poi i profumi, il verde, l'aria pura e pungente. L'ambiente montano è un sorprendente "mare di verde", uno scrigno prezioso che raccoglie meraviglie dove alberi secolari, stagni e laghetti, cucuzzoli e paesaggi scoscesi, rocce bianche e rifugi, sanno accogliere sapientemente valori paesaggistici (floristici e faunistici) miracolosamente inviolati fino ai nostri giorni. Tutti i mesi dell'anno vanno bene e qualsiasi stagione è buona per visitare la montagna di Frosolone, perché ogni periodo dell'anno è buono per fruire e godere delle sue bellezze. Quassù, su questi monti, anche a più di mille metri sono riusciti a vegetare alberi di faggio e la faggeta di Monte Marchetta e di Colle dell'Orso rappresenta uno dei rari esempi in cui questa specie vegetale è riuscita a convivere felicemente con il clima di queste altitudini. Il più grosso rappresentante vivente è il maestoso faggio del Pedalone, vero e proprio colosso botanico vecchio più di cento anni e alto più di quaranta metri. Proprio in ogni stagione dell'anno, lo spettacolo che offre il Bosco della Grisciata è davvero impareggiabile e ci accompagna fino ai verdi prati e poi alla Valle della Contessa ricoperta di arbusti di uva spina e di siepi di rosa canina.
2018
Civitacampomarano (CB), il Castello Angioino
Il castello è il principale monumento della città. Si erge nella parte centrale del paese su un crinale di arenaria, fra i torrenti Mordale, che attraversa la Cavatella, e il Vallone Grande, uno degli affluenti del fiume Biferno. Si sostituì ad una più antica torre di avvistamento, databile probabilmente intorno alla seconda metà del XII secolo e di cui si può ancora vedere il perimetro, messo in evidenza durante gli imponenti lavori di restauro della fine del secolo scorso. L'impianto così come lo vediamo oggi, invece, secondo gli studiosi dovrebbe risalire al XIII secolo, presentando l'edificio degli elementi architettonici tipici dell'epoca, sotto la dominazione angioina. Originariamente di fronte ad esso era posta la chiesa madre, crollata nel 1903 a seguito di uno sfaldamento del costone sul quale si ergeva. Di essa ora resta visibile solo il basamento, mentre il campanile è intatto e funzionante ed è provvisto anche di un orologio i cui rintocchi risuonano ogni quarto d'ora.
2010
Sepino (CB) - Saepinum
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