You may also like

2022
Spectacular photographs of sunsets in Molise, Italy
2022
Castiglione di Carovilli. The parish church.
2025
The Guardialfiera or Liscione lake
2021
Pescopennataro. Glimpses of summer
Pescopennataro is an Italian town of 244 inhabitants in the province of Isernia, in Molise. Until 1790 it was an integral part of the Giustizierato d'Abruzzo and of the Abruzzi Citrior.
2023
Castelpetroso. The places of the Apparition
2015
Capracotta (IS)
Capracotta è un comune italiano di 871 abitanti della provincia di Isernia, in Molise. Si trova a 1.421 metri sul livello del mare ed è, dopo Rocca di Cambio, il comune più alto dell'Appennino. Ha fatto parte del Regno di Napolie del Regno delle Due Sicilie. Nonostante le origini medievali, il borgo ha un aspetto moderno a causa della ricostruzione dovuta ai danni della Seconda guerra mondiale, eccetto alcuni monumenti come le chiese. Dagli anni '50 in poi è iniziata a diventare una delle principali stazioni sciistiche molisane, assieme a Campitello Matese, determinando lo sviluppo economico e turistico.
2024
Miranda 2024
Miranda is an Italian municipality of 952 inhabitants in the province of Isernia in Molise. A first settlement of the current municipality probably dates back to the 11th century, as evidenced by the Norman facies of the castle that stands on the previous promontory, of which however few survive architectural elements. The original nucleus of the town is structured around it, interspersed with various walls that identify the subsequent residential layers built starting from the primary fortress. The scant documentation relating to the Miranda fiefdom testifies to a frequent transfer of ownership between various noble families, including the Di Somma Neapolitans, whose family coat of arms consisting of two towers standing on the seabed is still the official symbol of the municipality today.
2022
Benedictine Abbey of S. Vincenzo al Volturno
The Benedictine Abbey of San Vincenzo al Volturno is located about two kilometers from the sources of the river of the same name, in a favorable position on the fertile Piana di Rocchetta, defended by the Mainarde and Meta ranges to the west and the Matese massif to the south. On the affairs of the monastery we are informed by the Chronicon Vulturnense, an illuminated manuscript written in 1130 by a monk named Giovanni, who had in turn used internal sources of the VIII-XI century monastery. According to the Chronicon, the foundation dates back to the beginning of the 8th century and was due to three nobles from Benevento, Paldo, Taso and Tato, and to their search for a place to devote themselves to the ascetic life. The chosen area was frequented in late Roman times as shown by the remains of a church and a sepulchral area from the 5th-6th century AD
2015
Vastogirardi (IS)
Vastogirardi (Rë Uàštë in molisano) è un comune italiano di 690 abitanti della provincia di Isernia nel Molise. Si presume che il nome Vastogirardi tragga origine dal nome di un capitano crociato, Giusto Girardi. In passato assunse anche il nome di Castrum Girardi per via del castello (altri toponimi attestati risultano Castel Girardo, Rocca Girardo, Guasti Belardi, Guardia Giraldo e Guardia Gerardo) e successivamente il nome attuale, che semplicisticamente si attribuisce alla felice posizione geografica del paese, dalla cui sommità è possibile godere di un vasto panorama, ma molto più scientificamente da un'allitterazione di gergo longobardo. Il patrimonio archeologico-architettonico di Vastogirardi annovera i resti di un santuario sannitico del II secolo a.C. in località S. Angelo e l'eccezionale complesso del castello fortificato, corte interna e complesso parrocchiale. Portali in pietra delle abitazioni, le stesse in pietrame a pezzatura irregolare, e aperture incorniciate da blocchi lapidei e mensole in pietre sagomate rappresentano invece il carattere dell'edilizia minore. Il castello fu costruito nel XIII secolo dagli Angioini sopra il colle montuoso del borgo. Successivamente appartenne ai Caldora e poi a famiglie del regno di Napoli, tra i quali i Caracciolo. Il castello fu oggetto di consolidamento nel XVIII secolo e con tale restauro fu trasformato in residenza gentilizia. Il castello è inglobato nelle mura di cinta della parte più alta del borgo, includendo la piazza e la chiesa parrocchiale di San Nicola. Si accede da un arco a tutto sesto. Della fortificazione angioina resta una torre circolare, e del periodo Caldoresco un loggiato nella parte all'interno del borgo prospiciente la piazza. Il castello assieme al borgo forma una ellisse. La Chiesa di S. Nicola di Bari risale al XV secolo ma l'edificio risulta integralmente restaurato nel 1702, come attesta un'iscrizione murata nel portale d'ingresso. Ad una sola navata, al cui interno è presente un antico ostensorio in argento, vi si accede attraverso un porticato a sua volta accessibile da una doppia rampa. Al suo fianco vi è un campanile in pietra.
2015
San Pietro Avellana (IS), eremo di S. Amico
Back to Top