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2018
Boiano (CB)
Bojano è un comune italiano di 8 097 abitanti della provincia di Campobasso. Importante città dei Sanniti, fu conquistata dai Romani nel III secolo a.C. a seguito della battaglia di Boviano. Nel VI secolo vi fu fondata la diocesi, collegata a Campobasso; facente parte del Ducato di Benevento, nel XIII secolo divenne la capitale del ducato omonimo, per poi entrare a far parte del Contado di Molise. Divenuta possesso dei vari signori campani Pandone, Carafa, De Capua, Bojano attraversò duri periodi a seguito del terremoto del 1805 prima, e della seconda guerra mondiale poi.
2018
Tramonto sulle Mainarde 2
2017
Mainarde - Monte Meta
Il monte Meta (nota anche come la Meta, 2241 m s.l.m) è una delle maggiori cime dell'appennino abruzzese, situata sul confine tra Lazio, Abruzzo e Molise, all'interno del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, tra i comuni di Alfedena (AQ), Picinisco (provincia di Frosinone) e Pizzone (provincia di Isernia). Dà il nome all'omonima catena montuosa dei Monti della Meta, compresi all'interno dei Monti Marsicani, che dal valico di Forca d'Acero procede verso la valle di Comino meridionale e digrada nelle valli del Liri e del Volturnoprendendo il nome di Mainarde nelle cime più basse e più meridionali. Ai suoi piedi si trova il passo dei Monaci (1981 m s.l.m.)). La cima del monte Meta era stata interdetta agli escursionisti perché protetta dalla riserva integrale del parco nazionale d'Abruzzo, per le notevoli presenze di camosci d'Abruzzo, recentemente però (estate 2010) è stato momentaneamente aperto un prolungamento del sentiero L1 che porta fino alla cima a 2241 metri. Diversi sentieri portano alla Meta partendo dal Pianoro Le Forme (Pizzone) a 1380 metri. Le montagne più alte oltre al Monte Meta (Monte Petroso 2247 s.l.m., Monte Cavallo 2039 s.l.m., Monte Mare 2020 s.l.m.) presentano vistose tracce di glacialismo quaternario; nelle valli che si sviluppano all'interno della catena montuosa sorgono copiose le acque del fiume Melfa e Mollarino in provincia di Frosinone, del Rio Torto in provincia dell'Aquila. Dalle cime la vista spazia su tutti i Monti Marsicani, la Majella e i Monti del Matese. I rilievi più bassi dello stesso massiccio, al confine tra Lazio e Molise sono storicamente detti Mainarde; sono le montagne in cui la presenza dell'uomo per il clima meno rigido era stanziale (abitazioni e coltivi in quota) e non stagionale e pastorale come per i Monti della Meta. Non è definito un confine geologico preciso tra le due catene montuose: è certo solo che le Mainarde non rientrano nel territorio regionale dell'Abruzzo, ma molti le ritengono del Molise. L'uso tradizionale dell'oronimo è riproposto nelle carte dell'Istituto Geografico Militare che lo applica ai rilievi più esterni dei Monti della Meta, quelli che dal Monte Cavallo e dal Monte Mare degradano progressivamente verso Vallerotonda (FR) e la valle del fiume Rapido-Gari e verso Scapoli (IS) e Filignano (IS) e la valle del fiume Volturno che ivi nasce. Settore Mainarde è il nome che le amministrazioni del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise danno alla parte del territorio della riserva in provincia di Isernia, che comprende i territori di Castel San Vincenzo, Pizzone, Rocchetta al Volturno, Scapoli, inclusi nel 1990. L'etimologia è oscura, sembra ricordare un nome proprio germanico.
2025
Molise. Winter landscapes from Pesche
2025
Sant’Elena Sannita. Church of St. Michael the Archangel
2024
Matrice. Chiesa di Santa Maria della Strada
Nostra Signora della Via (Italian: Santa Maria della Strada) is an abbey in the municipality of Matrice, Campobasso. The date of construction of the abbey is not known, but it was consecrated in August 1148 by Peter II, archbishop of Benevento. In 1153 it appears in a list of churches and monasteries under the jurisdiction of Peter II drawn up for Pope Anastasius IV. The first abbot may have been called Landulfus, as "Abbas Landulfus" was engraved on a paving stone inside the church. Nazzarius is named abbot in a document from 1176. His foundation has historically been linked to the monastery of Santa Sofia of Benevento, but there is no evidence to support this claim. It is possible that the great abbey of Montecassino was involved, but the fact that the abbey is not listed as a subject house in medieval documents casts doubt on this claim. The eponymous Santa Maria de Strata appears in a register of the Abbey's possessions, but is believed to refer to a separate monastery in the vicinity of San Germano.
2015
Capracotta (IS)
Capracotta è un comune italiano di 871 abitanti della provincia di Isernia, in Molise. Si trova a 1.421 metri sul livello del mare ed è, dopo Rocca di Cambio, il comune più alto dell'Appennino. Ha fatto parte del Regno di Napolie del Regno delle Due Sicilie. Nonostante le origini medievali, il borgo ha un aspetto moderno a causa della ricostruzione dovuta ai danni della Seconda guerra mondiale, eccetto alcuni monumenti come le chiese. Dagli anni '50 in poi è iniziata a diventare una delle principali stazioni sciistiche molisane, assieme a Campitello Matese, determinando lo sviluppo economico e turistico.
2024
Miranda 2024
Miranda is an Italian municipality of 952 inhabitants in the province of Isernia in Molise. A first settlement of the current municipality probably dates back to the 11th century, as evidenced by the Norman facies of the castle that stands on the previous promontory, of which however few survive architectural elements. The original nucleus of the town is structured around it, interspersed with various walls that identify the subsequent residential layers built starting from the primary fortress. The scant documentation relating to the Miranda fiefdom testifies to a frequent transfer of ownership between various noble families, including the Di Somma Neapolitans, whose family coat of arms consisting of two towers standing on the seabed is still the official symbol of the municipality today.
2022
Rocchetta a Volturno. Winter 2022
Rocchetta a Volturno is an Italian town of 1 098 inhabitants in the province of Isernia in Molise. The Municipality of Rocchetta al Volturno is made up of two nuclei: the original village, called Rocchetta Alta, or Rocchetta Vecchia, still perched in a defensive position on the mountain, and Rocchetta Nuova, which is located at a lower altitude. The new Rocchetta was born because, at the end of the 19th century, the slope that connected the southern part of the ancient town with the opposite hill was deforested and the land began to show serious subsidence from 1890 due to the progressive sliding of the superimposed layers of clay and sandstone, increased by water infiltrations, both rain and spring. In 1905, following further disastrous events, the population moved for the most part downstream, where there was a hamlet called Case Sparse. The modern town is developed today in the center of a plateau, bordered to the west by the terminal part of the Mainarde chain and to the east by a depression, at the bottom of which the Volturno flows; about two kilometers away are the sources of the river. Its name characterizes the toponyms of other nearby municipalities such as Colli a Volturno and Cerro al Volturno.
2015
Frosolone (IS)
Frosolone con i suoi 3.250 abitanti circa è situato a m 894 sul livello del mare. Visibili da lontano, mentre continuano a girare, come gigantesche girandole lasciate lì chissà da quali bambini stanchi di giocare, i pali del campo prova eolico annunciano che ci stiamo avvicinando a Frosolone e alla sua montagna. E poi i profumi, il verde, l'aria pura e pungente. L'ambiente montano è un sorprendente "mare di verde", uno scrigno prezioso che raccoglie meraviglie dove alberi secolari, stagni e laghetti, cucuzzoli e paesaggi scoscesi, rocce bianche e rifugi, sanno accogliere sapientemente valori paesaggistici (floristici e faunistici) miracolosamente inviolati fino ai nostri giorni. Tutti i mesi dell'anno vanno bene e qualsiasi stagione è buona per visitare la montagna di Frosolone, perché ogni periodo dell'anno è buono per fruire e godere delle sue bellezze. Quassù, su questi monti, anche a più di mille metri sono riusciti a vegetare alberi di faggio e la faggeta di Monte Marchetta e di Colle dell'Orso rappresenta uno dei rari esempi in cui questa specie vegetale è riuscita a convivere felicemente con il clima di queste altitudini. Il più grosso rappresentante vivente è il maestoso faggio del Pedalone, vero e proprio colosso botanico vecchio più di cento anni e alto più di quaranta metri. Proprio in ogni stagione dell'anno, lo spettacolo che offre il Bosco della Grisciata è davvero impareggiabile e ci accompagna fino ai verdi prati e poi alla Valle della Contessa ricoperta di arbusti di uva spina e di siepi di rosa canina.
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