You may also like

2017
Isernia - Fontana Fraterna
La "fontana Fraterna" (o fontana della Fraterna, fontana della Concezione, fontana delle Sette Cannelle o semplicemente Fraterna) è un'elegante fonte pubblica, nonché simbolo, della città di Isernia. Annoverata dall'Enciclopedia Treccani fra le più belle d'Italia, con sei getti d'acqua, dalle inusuali forme di un loggiato, realizzata con blocchi di pietra calcarea compatta, è una delle opere più significative e più importanti del comune pentro. Anticamente sorgeva in piazza Fraterna, di fronte alla chiesa della Concezione, ma dopo il bombardamento alleato del 1943 è situata in piazza Celestino V (ex largo Concezione), nel cuore del centro storico della città.
2022
Pesche, village in the province of Isernia, in Molise
Pesche, village in the province of Isernia, in Molise, perched along the steep slopes of Mount San Marco, a white spot against the green of the mountain and the gray of the stones.
2016
Scapoli (IS)
Scapoli (Scapulë in molisano) è un comune italiano di 666 abitanti della provincia di Isernia in Molise. Fino al XV secolo fu parte integrante del Giustizierato d'Abruzzo e dell'Abruzzo Citeriore. Le origini del paese risalgono probabilmente al IX secolo, come risulterebbe da alcuni testi tra i quali il "Chronicon Vulturnense", antico testo redatto intorno al 1130 da un monaco dell'abbazia di San Vincenzo al Volturno di nome Giovanni. Proprio da questo testo risulterebbe che l'insediamento di Scapoli (cd. Castrum Scappili) nacque sulle terre di proprietà dall'abbazia ad opera dei monaci che erano stati cacciati dai Saraceni da Castel San Vincenzo. Dalla sua costituzione Scapoli subì l'influenza di diverse famiglie di origine franco-romana, tra le quali nel 1043 prevalse la famiglia Borrello che aveva sottratto all'abbazia l'intera valle del Volturno. Il paese ritornò nelle mani dell'abbazia grazie all'intervento del Papa Niccolò II per poi esservi di nuovo sottratto ad opera dei Conti dei Marsi. Successivamente dal 1200 passò in mano ai Caldora e nel 1382 il feudo fu venduto ai Pandone. Nel XVI secolo e fino al 1621 fu dei Bucciarelli per poi essere ceduto a Innico di Grazia, barone di Cerro al Volturno, fino ad arrivare ai marchesi Battiloro. Fu annesso al ducato di Terra di Lavoro fino al 1861 quando entrò nel territorio di Campobasso. Durante la seconda guerra mondiale si trovò sulla famosa "Linea Gustav" creata dai Tedeschi per impedire l'avanzamento degli alleati. Molto importante fu infatti la costituzione proprio a Scapoli del Corpo Italiano di Liberazione, protagonista di sanguinose battaglie sul vicino Monte Marrone. Nel 1970 fu annesso alla neonata provincia di Isernia e da 20 anni fa parte del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.
2015
Vastogirardi (IS)
Vastogirardi (Rë Uàštë in molisano) è un comune italiano di 690 abitanti della provincia di Isernia nel Molise. Si presume che il nome Vastogirardi tragga origine dal nome di un capitano crociato, Giusto Girardi. In passato assunse anche il nome di Castrum Girardi per via del castello (altri toponimi attestati risultano Castel Girardo, Rocca Girardo, Guasti Belardi, Guardia Giraldo e Guardia Gerardo) e successivamente il nome attuale, che semplicisticamente si attribuisce alla felice posizione geografica del paese, dalla cui sommità è possibile godere di un vasto panorama, ma molto più scientificamente da un'allitterazione di gergo longobardo. Il patrimonio archeologico-architettonico di Vastogirardi annovera i resti di un santuario sannitico del II secolo a.C. in località S. Angelo e l'eccezionale complesso del castello fortificato, corte interna e complesso parrocchiale. Portali in pietra delle abitazioni, le stesse in pietrame a pezzatura irregolare, e aperture incorniciate da blocchi lapidei e mensole in pietre sagomate rappresentano invece il carattere dell'edilizia minore. Il castello fu costruito nel XIII secolo dagli Angioini sopra il colle montuoso del borgo. Successivamente appartenne ai Caldora e poi a famiglie del regno di Napoli, tra i quali i Caracciolo. Il castello fu oggetto di consolidamento nel XVIII secolo e con tale restauro fu trasformato in residenza gentilizia. Il castello è inglobato nelle mura di cinta della parte più alta del borgo, includendo la piazza e la chiesa parrocchiale di San Nicola. Si accede da un arco a tutto sesto. Della fortificazione angioina resta una torre circolare, e del periodo Caldoresco un loggiato nella parte all'interno del borgo prospiciente la piazza. Il castello assieme al borgo forma una ellisse. La Chiesa di S. Nicola di Bari risale al XV secolo ma l'edificio risulta integralmente restaurato nel 1702, come attesta un'iscrizione murata nel portale d'ingresso. Ad una sola navata, al cui interno è presente un antico ostensorio in argento, vi si accede attraverso un porticato a sua volta accessibile da una doppia rampa. Al suo fianco vi è un campanile in pietra.
2018
Civitacampomarano (CB), il Castello Angioino
Il castello è il principale monumento della città. Si erge nella parte centrale del paese su un crinale di arenaria, fra i torrenti Mordale, che attraversa la Cavatella, e il Vallone Grande, uno degli affluenti del fiume Biferno. Si sostituì ad una più antica torre di avvistamento, databile probabilmente intorno alla seconda metà del XII secolo e di cui si può ancora vedere il perimetro, messo in evidenza durante gli imponenti lavori di restauro della fine del secolo scorso. L'impianto così come lo vediamo oggi, invece, secondo gli studiosi dovrebbe risalire al XIII secolo, presentando l'edificio degli elementi architettonici tipici dell'epoca, sotto la dominazione angioina. Originariamente di fronte ad esso era posta la chiesa madre, crollata nel 1903 a seguito di uno sfaldamento del costone sul quale si ergeva. Di essa ora resta visibile solo il basamento, mentre il campanile è intatto e funzionante ed è provvisto anche di un orologio i cui rintocchi risuonano ogni quarto d'ora.
2024
Macchiagodena. The Baronial Castle
The main monument of the town, it was founded as a watchtower by the Lombards, and in 1269 by Charles I of Anjou it was donated to Barrasio, who governed it on behalf of Naples.
2022
The Church - cave of St. Michael the Archangel
The Grotta di San Michele Arcangelo, rebuilt and enlarged in 1890 on the remains of the ancient church. In it the pilgrim can experience the link between man and nature.
2023
Castelpetroso. Sanctuary of the Madonna Addolorata
The basilica sanctuary of Maria Santissima Addolorata, or simply the Addolorata basilica is an important Catholic place of worship located in the municipality of Castelpetroso, in the province of Isernia, and belonging to the archdiocese of Campobasso-Boiano. According to the testimony of the visionaries, the Virgin Mary appeared for the first time on March 22, 1888 to two shepherdesses named Serafina and Bibiana in the locality of Cesa tra Santi, on the slopes of Mount Patalecchia. This first apparition was followed by others and, following the recognition of this phenomenon, Pope Paul VI proclaimed Maria Santissima Addolorata of Castelpetroso patroness of Molise on 6 December 1973. In the 1890s, it was decided to build a sanctuary near the place of the apparitions, but further downstream from this, so that it would be more easily accessible by pilgrims. The project was entrusted to Giuseppe Gualandi, whose death (1944) was succeeded by his son Francesco. On 28 September 1890 the first stone was laid and construction of the sanctuary began. It proceeded slowly due to economic problems and the two world wars: in 1907 the chapel of the Poles was finished and opened for worship, but the perimeter walls of the church were completed only in 1950, thanks to donations from don Nicolino Passarelli, canon theologian of the cathedral of Venafro, lawyer of the Sacra Rota and professor. In the following decades the sanctuary was completed and consecrated on 21 September 1975 by the bishop of Boiano-Campobasso Alberto Carinci.
2022
Benedictine Abbey of S. Vincenzo al Volturno
The Benedictine Abbey of San Vincenzo al Volturno is located about two kilometers from the sources of the river of the same name, in a favorable position on the fertile Piana di Rocchetta, defended by the Mainarde and Meta ranges to the west and the Matese massif to the south. On the affairs of the monastery we are informed by the Chronicon Vulturnense, an illuminated manuscript written in 1130 by a monk named Giovanni, who had in turn used internal sources of the VIII-XI century monastery. According to the Chronicon, the foundation dates back to the beginning of the 8th century and was due to three nobles from Benevento, Paldo, Taso and Tato, and to their search for a place to devote themselves to the ascetic life. The chosen area was frequented in late Roman times as shown by the remains of a church and a sepulchral area from the 5th-6th century AD
2021
Pescopennataro. Glimpses of summer
Pescopennataro is an Italian town of 244 inhabitants in the province of Isernia, in Molise. Until 1790 it was an integral part of the Giustizierato d'Abruzzo and of the Abruzzi Citrior.
Back to Top