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2022
Pesche, village in the province of Isernia, in Molise
Pesche, village in the province of Isernia, in Molise, perched along the steep slopes of Mount San Marco, a white spot against the green of the mountain and the gray of the stones.
2010
Sepino (CB) - Saepinum
2017
Mainarde - Monte Meta
Il monte Meta (nota anche come la Meta, 2241 m s.l.m) è una delle maggiori cime dell'appennino abruzzese, situata sul confine tra Lazio, Abruzzo e Molise, all'interno del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, tra i comuni di Alfedena (AQ), Picinisco (provincia di Frosinone) e Pizzone (provincia di Isernia). Dà il nome all'omonima catena montuosa dei Monti della Meta, compresi all'interno dei Monti Marsicani, che dal valico di Forca d'Acero procede verso la valle di Comino meridionale e digrada nelle valli del Liri e del Volturnoprendendo il nome di Mainarde nelle cime più basse e più meridionali. Ai suoi piedi si trova il passo dei Monaci (1981 m s.l.m.)). La cima del monte Meta era stata interdetta agli escursionisti perché protetta dalla riserva integrale del parco nazionale d'Abruzzo, per le notevoli presenze di camosci d'Abruzzo, recentemente però (estate 2010) è stato momentaneamente aperto un prolungamento del sentiero L1 che porta fino alla cima a 2241 metri. Diversi sentieri portano alla Meta partendo dal Pianoro Le Forme (Pizzone) a 1380 metri. Le montagne più alte oltre al Monte Meta (Monte Petroso 2247 s.l.m., Monte Cavallo 2039 s.l.m., Monte Mare 2020 s.l.m.) presentano vistose tracce di glacialismo quaternario; nelle valli che si sviluppano all'interno della catena montuosa sorgono copiose le acque del fiume Melfa e Mollarino in provincia di Frosinone, del Rio Torto in provincia dell'Aquila. Dalle cime la vista spazia su tutti i Monti Marsicani, la Majella e i Monti del Matese. I rilievi più bassi dello stesso massiccio, al confine tra Lazio e Molise sono storicamente detti Mainarde; sono le montagne in cui la presenza dell'uomo per il clima meno rigido era stanziale (abitazioni e coltivi in quota) e non stagionale e pastorale come per i Monti della Meta. Non è definito un confine geologico preciso tra le due catene montuose: è certo solo che le Mainarde non rientrano nel territorio regionale dell'Abruzzo, ma molti le ritengono del Molise. L'uso tradizionale dell'oronimo è riproposto nelle carte dell'Istituto Geografico Militare che lo applica ai rilievi più esterni dei Monti della Meta, quelli che dal Monte Cavallo e dal Monte Mare degradano progressivamente verso Vallerotonda (FR) e la valle del fiume Rapido-Gari e verso Scapoli (IS) e Filignano (IS) e la valle del fiume Volturno che ivi nasce. Settore Mainarde è il nome che le amministrazioni del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise danno alla parte del territorio della riserva in provincia di Isernia, che comprende i territori di Castel San Vincenzo, Pizzone, Rocchetta al Volturno, Scapoli, inclusi nel 1990. L'etimologia è oscura, sembra ricordare un nome proprio germanico.
2025
Sant’Elena Sannita. Spectacular spring views
2021
Isernia, Monument to the Fallen
2022
Isernia. The Church of S. Francesco
The Church of S. Francesco, with the adjoining Monastery of the Conventual Fathers, was built in 1256 and completed in 1267.On the left there is the chapel of S. Antonio, built in 1450.
2023
Castelpetroso. The places of the Apparition
2015
Molise - Pietrabbondante (IS) Il Teatro Italico
Il teatro e tempio italico di Pietrabbondante fanno parte di una vasta area archeologica ricadente nel territorio comunale di Pietrabbondante, in provincia di Isernia, nella regione Molise. Ubicati a circa m. 966 di altitudine s.l.m. essi occupano un ripido declivio che si affaccia sulla valle del Trigno, in località Calcatello, a circa un chilometro di distanza, in linea d'aria, dalla vetta del monte Saraceno. La zona non è attraversata da alcun tracciato stradale di grande comunicazione; sono individuabili tracce di un antico sentiero esistente tra il moderno abitato di Pietrabbondante ed il vicino monte Saraceno, già praticato in antico, una direttrice stradale che ancora oggi segue l’andamento del ripido pendio e, costeggiando il lato orientale del monte, rappresenta l’unica via di accesso all'area fortificata posta in vetta. L’area sacra rappresenta, per le sue caratteristiche architettoniche e per la sua monumentalità, la testimonianza archeologica di maggior rilievo della cultura della popolazione italica dei Samnites Pentri, e la sua esplorazione sistematica ha consentito di ricostruire le vicende storiche del territorio attraverso i secoli ed ha fornito una quantità rilevante di dati sul più importante luogo di culto dello stato sannitico.
2018
Molise-Castelpetroso (IS) Basilica di M. S. Addolorata
Secondo la testimonianza delle veggenti, la Vergine Maria apparve la prima volta il 22 marzo 1888 a due pastorelle di nome Serafina e Bibiana in località Cesa tra Santi, sulle pendici del Monte Patalecchia. A questa prima apparizione ne seguirono altre e, in seguito al riconoscimento di tale fenomeno, papa Paolo VI ha proclamato Maria Santissima Addolorata di Castelpetroso patrona del Molise il 6 dicembre 1973. Negli anni novanta del XIX secolo, si decise di costruire un santuario presso il luogo delle apparizioni, ma più a valle rispetto a questo, affinché fosse più facilmente raggiungibile dai pellegrini. Il progetto venne affidato a Giuseppe Gualandi, alla cui morte (1944) subentrò il figlio Francesco. Il 28 settembre 1890 venne posata la prima pietra e si diede inizio alla costruzione del santuario. Essa procedette a rilento a causa di problemi economici e delle due guerre mondiali: nel 1907 fu terminata e aperta al culto la cappella dei Polacchi, ma le mura perimetrali della chiesa furono portate a compimento solo nel 1950[2], grazie alle sovvenzioni di don Nicolino Passarelli, canonico teologo della cattedrale di Venafro, avvocato della Sacra Rota e professore. Nei decenni successivi si completò il santuario che venne consacrato il 21 settembre 1975 dal vescovo di Boiano-Campobasso Alberto Carinci.
2021
Pescopennataro. Glimpses of summer
Pescopennataro is an Italian town of 244 inhabitants in the province of Isernia, in Molise. Until 1790 it was an integral part of the Giustizierato d'Abruzzo and of the Abruzzi Citrior.
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