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2007
Castiglione di Carovilli (IS)
Castiglione di Carovilli (o Castiglione) è una frazione del comune di Carovilli, nella provincia di Isernia, Molise. Sito in una zona di grande valore paesaggistico e faunistico, oggi conta circa 200 abitanti, mentre agli inizi del secolo la popolazione era attorno al migliaio di unità. Rilevante è la presenza dell'Oasi WWF di Collearso (attraversata dal fiume Trigno) nella quale si possono osservare molte specie di mammiferi (cinghiale, daino, volpe, lupo, puzzola europea, tasso, donnola), uccelli (nibbio), rettili (vipera comune, lucertola, biscia) e anfibi. Per ciò che riguarda il patrimonio storico e architettonico va segnalata l'antica chiesa sul colle, risalente al Quattrocento, che oggi, specie nei mesi estivi, ospita manifestazioni teatrali e di musica classica.
2022
Capracotta, winter 2022
Capracotta is an Italian town of 833 inhabitants in the province of Isernia, in Molise. It suffered great destruction during the Second World War and from the second half of the twentieth century it developed on the tourist level as a Molise ski resort together with Campitello Matese. Located at 1,421 meters above sea level, it is, from a geographical point of view, one of the highest areas of the Apennines as well as being the highest municipality in Molise. The town is located on the parallel 41 ½ and on the meridian of Castel dell'Ovo and extends between the countryside of Pescopennataro and Sant'Angelo del Pesco to the north, that of Agnone to the east, of Vastogirardi to the south and S. Pietro Avellana and Castel del Giudice. The highest point in the municipal area is the summit of Monte Campo at 1746 m a.s.l. Downstream of the town, towards the south, are the sources of the Verrino, a tributary of the river Trigno. Just outside the town, on the road to Pescopennataro, is the "Garden of Apennine Flora", a high altitude botanical garden that collects notable floral and tree species from central and southern Italy. Capracotta is an important climatic and ski resort. It has two important facilities: one for alpine skiing, in Monte Capraro, with a chairlift; the other for cross-country skiing in Prato Gentile: the latter facility was the site of the Absolute Italian Cross-Country Skiing Championships in 1997.
2017
Mainarde - Monte Meta
Il monte Meta (nota anche come la Meta, 2241 m s.l.m) è una delle maggiori cime dell'appennino abruzzese, situata sul confine tra Lazio, Abruzzo e Molise, all'interno del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, tra i comuni di Alfedena (AQ), Picinisco (provincia di Frosinone) e Pizzone (provincia di Isernia). Dà il nome all'omonima catena montuosa dei Monti della Meta, compresi all'interno dei Monti Marsicani, che dal valico di Forca d'Acero procede verso la valle di Comino meridionale e digrada nelle valli del Liri e del Volturnoprendendo il nome di Mainarde nelle cime più basse e più meridionali. Ai suoi piedi si trova il passo dei Monaci (1981 m s.l.m.)). La cima del monte Meta era stata interdetta agli escursionisti perché protetta dalla riserva integrale del parco nazionale d'Abruzzo, per le notevoli presenze di camosci d'Abruzzo, recentemente però (estate 2010) è stato momentaneamente aperto un prolungamento del sentiero L1 che porta fino alla cima a 2241 metri. Diversi sentieri portano alla Meta partendo dal Pianoro Le Forme (Pizzone) a 1380 metri. Le montagne più alte oltre al Monte Meta (Monte Petroso 2247 s.l.m., Monte Cavallo 2039 s.l.m., Monte Mare 2020 s.l.m.) presentano vistose tracce di glacialismo quaternario; nelle valli che si sviluppano all'interno della catena montuosa sorgono copiose le acque del fiume Melfa e Mollarino in provincia di Frosinone, del Rio Torto in provincia dell'Aquila. Dalle cime la vista spazia su tutti i Monti Marsicani, la Majella e i Monti del Matese. I rilievi più bassi dello stesso massiccio, al confine tra Lazio e Molise sono storicamente detti Mainarde; sono le montagne in cui la presenza dell'uomo per il clima meno rigido era stanziale (abitazioni e coltivi in quota) e non stagionale e pastorale come per i Monti della Meta. Non è definito un confine geologico preciso tra le due catene montuose: è certo solo che le Mainarde non rientrano nel territorio regionale dell'Abruzzo, ma molti le ritengono del Molise. L'uso tradizionale dell'oronimo è riproposto nelle carte dell'Istituto Geografico Militare che lo applica ai rilievi più esterni dei Monti della Meta, quelli che dal Monte Cavallo e dal Monte Mare degradano progressivamente verso Vallerotonda (FR) e la valle del fiume Rapido-Gari e verso Scapoli (IS) e Filignano (IS) e la valle del fiume Volturno che ivi nasce. Settore Mainarde è il nome che le amministrazioni del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise danno alla parte del territorio della riserva in provincia di Isernia, che comprende i territori di Castel San Vincenzo, Pizzone, Rocchetta al Volturno, Scapoli, inclusi nel 1990. L'etimologia è oscura, sembra ricordare un nome proprio germanico.
2024
Macchiagodena. The Baronial Castle
The main monument of the town, it was founded as a watchtower by the Lombards, and in 1269 by Charles I of Anjou it was donated to Barrasio, who governed it on behalf of Naples.
2023
Pescolanciano. D’Alessandro Castle
The D'Alessandro castle is a fortified structure in the municipality of Pescolanciano. The castle was built on the rocky spur (peschio) that overlooks the town near a Samnite fortification.
2015
San Pietro Avellana (IS), eremo di S. Amico
2022
Carpinone. Caldora castle.
The castle was built in the 11th century, in the shape of an irregular pentagon, bordered by 5 towers, above the ravine overlooking the Carpino river. In 1223 it was destroyed by Ruggero da Pescolanciano.
2020
Carpinone. Il Castello
The Castle of Carpinone was probably built in the Norman period and from the time of its construction until the end of the thirteenth century the building was repeatedly enlarged and equipped with greater fortifications to become one of the strongholds of Tommaso da Celano. In 1223, on the basis of an edict issued by Frederick II of Swabia, the castle was destroyed by Ruggiero di Pescolanciano. It was then rebuilt during the 14th century by the d'Evoli family and during the 15th century it returned to its former glory thanks to the commitment of Giacomo Caldora. The last family that bought the fiefdom, that of the de Riso, maintained it until the abolition of feudalism, in 1806. In 1954 the notary Valente, one of the last owners, had the entire main floor and the second floor rebuilt, adapting them to new housing needs. Currently the castle is presented, with its three surviving towers, in a state of evident majesty.
2018
Rionero Sannitico (IS), la Chiesa Madre
La Chiesa Madre, dedicata a San Bartolomeo Apostolo e costruita nel 1717, rappresenta il maggior esempio artistico tra gli edifici sopravvissuti alla guerra e ai terremoti. Al suo interno vi sono ancora presenti degli affreschi, di indubbio valore storico-artistico, risalenti al XVIII secolo. Di altri affreschi, gravemente danneggiati dal terremoto del 1984, è rimasta sfortunatamente solo qualche fotografia a testimonianza di come la Chiesa abbia vissuto tempi più floridi.
2020
Castelpetroso. The Sanctuary - 2020
Castelpetroso is home to the Shrine of Maria Santissima Sorrows, patron saint of Molise. According to the testimony of the visionaries, the Virgin Mary first appeared on March 22, 1888 to two shepherds named Serafina and Bibiana in Cesa between Saints, on the slopes of Mount Patalecchia. This first appearance was followed by others. This phenomenon was later recognized. The shrine, which began with the laying of the first stone on September 28, 1890 and completed in 1975, is made in the neo-Gothic style; seen from above is composed of seven chapels depicting the seven sorrows of Our Lady, in the center of which there is the dome 54 meters high. The shrine and the place of apparitions are connected to each other by the Via Matris, 750 meters long, where precisely remember the seven Marian sorrows.
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