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2015
Vastogirardi (IS)
Vastogirardi (Rë Uàštë in molisano) è un comune italiano di 690 abitanti della provincia di Isernia nel Molise. Si presume che il nome Vastogirardi tragga origine dal nome di un capitano crociato, Giusto Girardi. In passato assunse anche il nome di Castrum Girardi per via del castello (altri toponimi attestati risultano Castel Girardo, Rocca Girardo, Guasti Belardi, Guardia Giraldo e Guardia Gerardo) e successivamente il nome attuale, che semplicisticamente si attribuisce alla felice posizione geografica del paese, dalla cui sommità è possibile godere di un vasto panorama, ma molto più scientificamente da un'allitterazione di gergo longobardo. Il patrimonio archeologico-architettonico di Vastogirardi annovera i resti di un santuario sannitico del II secolo a.C. in località S. Angelo e l'eccezionale complesso del castello fortificato, corte interna e complesso parrocchiale. Portali in pietra delle abitazioni, le stesse in pietrame a pezzatura irregolare, e aperture incorniciate da blocchi lapidei e mensole in pietre sagomate rappresentano invece il carattere dell'edilizia minore. Il castello fu costruito nel XIII secolo dagli Angioini sopra il colle montuoso del borgo. Successivamente appartenne ai Caldora e poi a famiglie del regno di Napoli, tra i quali i Caracciolo. Il castello fu oggetto di consolidamento nel XVIII secolo e con tale restauro fu trasformato in residenza gentilizia. Il castello è inglobato nelle mura di cinta della parte più alta del borgo, includendo la piazza e la chiesa parrocchiale di San Nicola. Si accede da un arco a tutto sesto. Della fortificazione angioina resta una torre circolare, e del periodo Caldoresco un loggiato nella parte all'interno del borgo prospiciente la piazza. Il castello assieme al borgo forma una ellisse. La Chiesa di S. Nicola di Bari risale al XV secolo ma l'edificio risulta integralmente restaurato nel 1702, come attesta un'iscrizione murata nel portale d'ingresso. Ad una sola navata, al cui interno è presente un antico ostensorio in argento, vi si accede attraverso un porticato a sua volta accessibile da una doppia rampa. Al suo fianco vi è un campanile in pietra.
2018
Civitacampomarano (CB), il Castello Angioino
Il castello è il principale monumento della città. Si erge nella parte centrale del paese su un crinale di arenaria, fra i torrenti Mordale, che attraversa la Cavatella, e il Vallone Grande, uno degli affluenti del fiume Biferno. Si sostituì ad una più antica torre di avvistamento, databile probabilmente intorno alla seconda metà del XII secolo e di cui si può ancora vedere il perimetro, messo in evidenza durante gli imponenti lavori di restauro della fine del secolo scorso. L'impianto così come lo vediamo oggi, invece, secondo gli studiosi dovrebbe risalire al XIII secolo, presentando l'edificio degli elementi architettonici tipici dell'epoca, sotto la dominazione angioina. Originariamente di fronte ad esso era posta la chiesa madre, crollata nel 1903 a seguito di uno sfaldamento del costone sul quale si ergeva. Di essa ora resta visibile solo il basamento, mentre il campanile è intatto e funzionante ed è provvisto anche di un orologio i cui rintocchi risuonano ogni quarto d'ora.
2025
Monteroduni. The Pignatelli Castle
Pignatelli Castle dates back to the 18th century, when the Lombards erected a small fort, with the chapel of San Michele, their patron saint, now the parish church of the town.
2017
Mainarde - Monte Meta
Il monte Meta (nota anche come la Meta, 2241 m s.l.m) è una delle maggiori cime dell'appennino abruzzese, situata sul confine tra Lazio, Abruzzo e Molise, all'interno del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, tra i comuni di Alfedena (AQ), Picinisco (provincia di Frosinone) e Pizzone (provincia di Isernia). Dà il nome all'omonima catena montuosa dei Monti della Meta, compresi all'interno dei Monti Marsicani, che dal valico di Forca d'Acero procede verso la valle di Comino meridionale e digrada nelle valli del Liri e del Volturnoprendendo il nome di Mainarde nelle cime più basse e più meridionali. Ai suoi piedi si trova il passo dei Monaci (1981 m s.l.m.)). La cima del monte Meta era stata interdetta agli escursionisti perché protetta dalla riserva integrale del parco nazionale d'Abruzzo, per le notevoli presenze di camosci d'Abruzzo, recentemente però (estate 2010) è stato momentaneamente aperto un prolungamento del sentiero L1 che porta fino alla cima a 2241 metri. Diversi sentieri portano alla Meta partendo dal Pianoro Le Forme (Pizzone) a 1380 metri. Le montagne più alte oltre al Monte Meta (Monte Petroso 2247 s.l.m., Monte Cavallo 2039 s.l.m., Monte Mare 2020 s.l.m.) presentano vistose tracce di glacialismo quaternario; nelle valli che si sviluppano all'interno della catena montuosa sorgono copiose le acque del fiume Melfa e Mollarino in provincia di Frosinone, del Rio Torto in provincia dell'Aquila. Dalle cime la vista spazia su tutti i Monti Marsicani, la Majella e i Monti del Matese. I rilievi più bassi dello stesso massiccio, al confine tra Lazio e Molise sono storicamente detti Mainarde; sono le montagne in cui la presenza dell'uomo per il clima meno rigido era stanziale (abitazioni e coltivi in quota) e non stagionale e pastorale come per i Monti della Meta. Non è definito un confine geologico preciso tra le due catene montuose: è certo solo che le Mainarde non rientrano nel territorio regionale dell'Abruzzo, ma molti le ritengono del Molise. L'uso tradizionale dell'oronimo è riproposto nelle carte dell'Istituto Geografico Militare che lo applica ai rilievi più esterni dei Monti della Meta, quelli che dal Monte Cavallo e dal Monte Mare degradano progressivamente verso Vallerotonda (FR) e la valle del fiume Rapido-Gari e verso Scapoli (IS) e Filignano (IS) e la valle del fiume Volturno che ivi nasce. Settore Mainarde è il nome che le amministrazioni del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise danno alla parte del territorio della riserva in provincia di Isernia, che comprende i territori di Castel San Vincenzo, Pizzone, Rocchetta al Volturno, Scapoli, inclusi nel 1990. L'etimologia è oscura, sembra ricordare un nome proprio germanico.
2023
Castelpetroso. Sanctuary of the Madonna Addolorata
The basilica sanctuary of Maria Santissima Addolorata, or simply the Addolorata basilica is an important Catholic place of worship located in the municipality of Castelpetroso, in the province of Isernia, and belonging to the archdiocese of Campobasso-Boiano. According to the testimony of the visionaries, the Virgin Mary appeared for the first time on March 22, 1888 to two shepherdesses named Serafina and Bibiana in the locality of Cesa tra Santi, on the slopes of Mount Patalecchia. This first apparition was followed by others and, following the recognition of this phenomenon, Pope Paul VI proclaimed Maria Santissima Addolorata of Castelpetroso patroness of Molise on 6 December 1973. In the 1890s, it was decided to build a sanctuary near the place of the apparitions, but further downstream from this, so that it would be more easily accessible by pilgrims. The project was entrusted to Giuseppe Gualandi, whose death (1944) was succeeded by his son Francesco. On 28 September 1890 the first stone was laid and construction of the sanctuary began. It proceeded slowly due to economic problems and the two world wars: in 1907 the chapel of the Poles was finished and opened for worship, but the perimeter walls of the church were completed only in 1950, thanks to donations from don Nicolino Passarelli, canon theologian of the cathedral of Venafro, lawyer of the Sacra Rota and professor. In the following decades the sanctuary was completed and consecrated on 21 September 1975 by the bishop of Boiano-Campobasso Alberto Carinci.
2018
Rionero Sannitico (IS), la Chiesa Madre
La Chiesa Madre, dedicata a San Bartolomeo Apostolo e costruita nel 1717, rappresenta il maggior esempio artistico tra gli edifici sopravvissuti alla guerra e ai terremoti. Al suo interno vi sono ancora presenti degli affreschi, di indubbio valore storico-artistico, risalenti al XVIII secolo. Di altri affreschi, gravemente danneggiati dal terremoto del 1984, è rimasta sfortunatamente solo qualche fotografia a testimonianza di come la Chiesa abbia vissuto tempi più floridi.
2021
Pesche, Molise. Panoramas
Panorama of Pesche, village in the province of Isernia, in Molise, perched along the steep slopes of Mount San Marco, a white spot against the green of the mountain and the gray of the stones.
2022
The Church - cave of St. Michael the Archangel
The Grotta di San Michele Arcangelo, rebuilt and enlarged in 1890 on the remains of the ancient church. In it the pilgrim can experience the link between man and nature.
2015
Trivento (CB)
Trivento è un comune italiano di 4 663 abitanti della provincia di Campobasso, in Molise. È sede vescovile. Cattedrale dei Santi Nazario, Celso e Vittore: principale edificio religioso, fu costruita sopra il tempio di Diana e dove ora si trova la Cripta di San Casto. La chiesa venne ampliata nel XIII secolo e restaurata completamente nel 1726 in stile barocco. L'altare maggiore è di Paolo Saverio di Zinno. Di intessere è la Cripta paleocristiana in sette piccole navate con volte a crociera; presso la tomba di San Casto si trova un bassorilievo della Trinità tra due delfini. Palazzo comitale, noto anche come Palazzo Colaneri, si trova in posizione dominante sul borgo, risalente, per la forma esterna, al dominio dei Caldora nel XV secolo. La struttura presenta alte mura di cinta, con pianta irregolare, e due ingressi principali. L'interno è stato modificato nei secoli, la parte sotterranea è spartana perché usata in passato come carcere di mentre al piano nobile si conserva un salone con affreschi. Chiesa di San Nicola di Bari : costruzione del XVI secolo, in con restauro barocco dei secoli successivi, dei quali risale la statua del Sacro Cuore. La chiesa è semplice e con un impianto a capanna, e facciata alternata da mattoni e intonaco, con campanile a vela. Scalinata del borgo di San Nicola : in tutto sono 365 gradoni e costituiscono l'accesso principale alla piazza del Duomo. Sperone roccioso "Morgia dei briganti": noto per lo scorrazzare di briganti nel periodo post unitario.
2022
Spectacular photographs of sunsets in Molise, Italy
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