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2018
Venafro (IS)
Venafro (Venafrum in latino, Venafrë in dialetto locale) è un comune italiano di 11 226 abitanti della provincia di Isernia, in Molise. È la quarta città della regione per popolazione. Ha origini molto antiche, risalenti al popolo italico dei Sanniti, dove nel III secolo a.C. combatterono aspramente contro Roma durante le guerre sannitiche. Nell'89 a.C. Venafrum fu teatro di uno scontro decisivo contro Roma dove guerreggiò il gruppo dei popoli della "Lega italica", nella cosiddetta "Guerra sociale". Nel Medioevo, fu invasa dai Longobardi, e divenne dal VI secolo sede di una diocesi, nonché importante centro di passaggio da Molise e Abruzzo per Napoli. Dal XV secolo fu di proprietà della famiglia Pandone, che contribuì alla ripresa economica del centro. Nel 1860 ospitò anche Vittorio Emanuele II in viaggio per l'incontro con Giuseppe Garibaldi. Il centro storico si presenta sotto aspetto di borgo fortificato lungo la scarpata della montagna, distante dall'antico centro romano, identificato nella zona dell'anfiteatro. Il punto più alto del borgo è il Castello Pandone, mentre la Cattedrale, seguendo lo schema delle antiche città normanno-longobarde, si trova fuori le mura. L'assetto urbanistico è molto preciso, scandito da cardo e decumano, e risente dell'influsso architettonico del barocco napoletano. Presso il centro si trovano altri due monumenti importanti: il cimitero militarefrancese di guerra, e il convento di San Nicandro, divenuto santuario già ai tempi della visita di Padre Pio nei primi anni del '900, necessitando di cure mediche per le sue malattie.
2018
Molise-Castelpetroso (IS) Basilica di M. S. Addolorata
Secondo la testimonianza delle veggenti, la Vergine Maria apparve la prima volta il 22 marzo 1888 a due pastorelle di nome Serafina e Bibiana in località Cesa tra Santi, sulle pendici del Monte Patalecchia. A questa prima apparizione ne seguirono altre e, in seguito al riconoscimento di tale fenomeno, papa Paolo VI ha proclamato Maria Santissima Addolorata di Castelpetroso patrona del Molise il 6 dicembre 1973. Negli anni novanta del XIX secolo, si decise di costruire un santuario presso il luogo delle apparizioni, ma più a valle rispetto a questo, affinché fosse più facilmente raggiungibile dai pellegrini. Il progetto venne affidato a Giuseppe Gualandi, alla cui morte (1944) subentrò il figlio Francesco. Il 28 settembre 1890 venne posata la prima pietra e si diede inizio alla costruzione del santuario. Essa procedette a rilento a causa di problemi economici e delle due guerre mondiali: nel 1907 fu terminata e aperta al culto la cappella dei Polacchi, ma le mura perimetrali della chiesa furono portate a compimento solo nel 1950[2], grazie alle sovvenzioni di don Nicolino Passarelli, canonico teologo della cattedrale di Venafro, avvocato della Sacra Rota e professore. Nei decenni successivi si completò il santuario che venne consacrato il 21 settembre 1975 dal vescovo di Boiano-Campobasso Alberto Carinci.
2020
Macchia d'Isernia. Baronial castle D'Alena
The castle occupies a substantial portion of the ancient circular village. It was built around 1100 by Clementina, daughter of Ruggero II Normanno, king of Sicily, when the fiefdom was part of the county of Ugone del Molise. The garrison passed into the hands of the Anjou, the Afflitto and the Rotondi barons. In 1480 it was restored in the Renaissance style as a patrician residence, purchased by Giovanni Donato della Marra, who was count of Macchia. In 1748 the castle was sold to Maria Grazia Rotondi, then sold to Nicola d'Alena. Celeste d'Alena was baroness of Macchia, married to the Frisari, counts of Bisceglie and patricians of Castel San Vincenzo. The façade of the building dominates the square in front of the village, embellished by a Renaissance loggia with round arches. The first part of this loggia dates back to the Aragonese period, with a roof resting on 5 small arches. The rest of the castle is spread over 3 levels, the highest of which is the attic. In the inner courtyard the beautiful Renaissance staircase with the colonnade, which leads to the noble floors, stands out. On the ground floor there are the cellars, the stables and the servants' rooms. The upper floor was the home of the nobles, with various rooms, including the private chapel with different relics. In 1984 the castle was fully restored, being brought back to its eighteenth-century splendor.
2015
Bagnoli del Trigno (IS)
Bagnoli del Trigno (Vagnuolë in molisano) è un comune italiano di 708 abitanti della provincia di Isernia in Molise. Le origini del paese sono ignote[3] e si fanno risalire a diverse leggende, secondo le quali Bagnoli sarebbe stata fondata in una da un Duca che si abbevera nelle acque del Trigno, in un'altra con la costruzione di agglomerati urbani intorno a una sorgente termale (Balneoli, da cui il nome) e infine da alcune tribù per trovare riparo dalle invasioni barbariche. Le prime notizie storiche risalgono al medioevo, quando il feudo era parte del Contado del Molise. Successivamente, dopo una serie di passaggi di proprietà anche tra signori francesi e spagnoli, diventa parte del Regno di Napoli e successivamente del Regno d'Italia. Con il novecento il paese ha visto un forte spopolamento a causa dell'emigrazione, soprattutto a Roma dove molti bagnolesi svolgono il lavoro di tassisti. Da uno studio effettuato dall'associazione "Forche Caudine" nel 2013 risulta che vivono più bagnolesi a Roma (circa un migliaio) rispetto ai residenti in paese.
2022
Isernia. The "Fraternal Fountain"
2025
Agnone. Winter landscape 2024
2022
Carpinone. Caldora castle.
The castle was built in the 11th century, in the shape of an irregular pentagon, bordered by 5 towers, above the ravine overlooking the Carpino river. In 1223 it was destroyed by Ruggero da Pescolanciano.
2023
Castelpetroso. Sanctuary of the Madonna Addolorata
The basilica sanctuary of Maria Santissima Addolorata, or simply the Addolorata basilica is an important Catholic place of worship located in the municipality of Castelpetroso, in the province of Isernia, and belonging to the archdiocese of Campobasso-Boiano. According to the testimony of the visionaries, the Virgin Mary appeared for the first time on March 22, 1888 to two shepherdesses named Serafina and Bibiana in the locality of Cesa tra Santi, on the slopes of Mount Patalecchia. This first apparition was followed by others and, following the recognition of this phenomenon, Pope Paul VI proclaimed Maria Santissima Addolorata of Castelpetroso patroness of Molise on 6 December 1973. In the 1890s, it was decided to build a sanctuary near the place of the apparitions, but further downstream from this, so that it would be more easily accessible by pilgrims. The project was entrusted to Giuseppe Gualandi, whose death (1944) was succeeded by his son Francesco. On 28 September 1890 the first stone was laid and construction of the sanctuary began. It proceeded slowly due to economic problems and the two world wars: in 1907 the chapel of the Poles was finished and opened for worship, but the perimeter walls of the church were completed only in 1950, thanks to donations from don Nicolino Passarelli, canon theologian of the cathedral of Venafro, lawyer of the Sacra Rota and professor. In the following decades the sanctuary was completed and consecrated on 21 September 1975 by the bishop of Boiano-Campobasso Alberto Carinci.
2021
Isernia, Fontana Fraterna
2023
Castelpetroso, The Sanctuary. Via Matris
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