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2025
Isernia. Cathedral of St. Peter the Apostle 26.04.25
2018
Isernia, la Cattedrale, notturne
2023
Roccasicura. Church of St. Leonard of Limoges
Founded by the Longobards, it has maintained the old appearance of a small chapel with a single nave. The portal retains its 12th century appearance with a simple arch and lunette.
2020
Macchia d'Isernia. Baronial castle D'Alena
The castle occupies a substantial portion of the ancient circular village. It was built around 1100 by Clementina, daughter of Ruggero II Normanno, king of Sicily, when the fiefdom was part of the county of Ugone del Molise. The garrison passed into the hands of the Anjou, the Afflitto and the Rotondi barons. In 1480 it was restored in the Renaissance style as a patrician residence, purchased by Giovanni Donato della Marra, who was count of Macchia. In 1748 the castle was sold to Maria Grazia Rotondi, then sold to Nicola d'Alena. Celeste d'Alena was baroness of Macchia, married to the Frisari, counts of Bisceglie and patricians of Castel San Vincenzo. The façade of the building dominates the square in front of the village, embellished by a Renaissance loggia with round arches. The first part of this loggia dates back to the Aragonese period, with a roof resting on 5 small arches. The rest of the castle is spread over 3 levels, the highest of which is the attic. In the inner courtyard the beautiful Renaissance staircase with the colonnade, which leads to the noble floors, stands out. On the ground floor there are the cellars, the stables and the servants' rooms. The upper floor was the home of the nobles, with various rooms, including the private chapel with different relics. In 1984 the castle was fully restored, being brought back to its eighteenth-century splendor.
2018
Molise-Castelpetroso (IS) Basilica di M. S. Addolorata
Secondo la testimonianza delle veggenti, la Vergine Maria apparve la prima volta il 22 marzo 1888 a due pastorelle di nome Serafina e Bibiana in località Cesa tra Santi, sulle pendici del Monte Patalecchia. A questa prima apparizione ne seguirono altre e, in seguito al riconoscimento di tale fenomeno, papa Paolo VI ha proclamato Maria Santissima Addolorata di Castelpetroso patrona del Molise il 6 dicembre 1973. Negli anni novanta del XIX secolo, si decise di costruire un santuario presso il luogo delle apparizioni, ma più a valle rispetto a questo, affinché fosse più facilmente raggiungibile dai pellegrini. Il progetto venne affidato a Giuseppe Gualandi, alla cui morte (1944) subentrò il figlio Francesco. Il 28 settembre 1890 venne posata la prima pietra e si diede inizio alla costruzione del santuario. Essa procedette a rilento a causa di problemi economici e delle due guerre mondiali: nel 1907 fu terminata e aperta al culto la cappella dei Polacchi, ma le mura perimetrali della chiesa furono portate a compimento solo nel 1950[2], grazie alle sovvenzioni di don Nicolino Passarelli, canonico teologo della cattedrale di Venafro, avvocato della Sacra Rota e professore. Nei decenni successivi si completò il santuario che venne consacrato il 21 settembre 1975 dal vescovo di Boiano-Campobasso Alberto Carinci.
2022
Isernia. The Church of S. Francesco
The Church of S. Francesco, with the adjoining Monastery of the Conventual Fathers, was built in 1256 and completed in 1267.On the left there is the chapel of S. Antonio, built in 1450.
2018
Tramonto sulle Mainarde
2018
Molise - S. Angelo in Grotte (IS)
2018
Venafro (IS)
Venafro (Venafrum in latino, Venafrë in dialetto locale) è un comune italiano di 11 226 abitanti della provincia di Isernia, in Molise. È la quarta città della regione per popolazione. Ha origini molto antiche, risalenti al popolo italico dei Sanniti, dove nel III secolo a.C. combatterono aspramente contro Roma durante le guerre sannitiche. Nell'89 a.C. Venafrum fu teatro di uno scontro decisivo contro Roma dove guerreggiò il gruppo dei popoli della "Lega italica", nella cosiddetta "Guerra sociale". Nel Medioevo, fu invasa dai Longobardi, e divenne dal VI secolo sede di una diocesi, nonché importante centro di passaggio da Molise e Abruzzo per Napoli. Dal XV secolo fu di proprietà della famiglia Pandone, che contribuì alla ripresa economica del centro. Nel 1860 ospitò anche Vittorio Emanuele II in viaggio per l'incontro con Giuseppe Garibaldi. Il centro storico si presenta sotto aspetto di borgo fortificato lungo la scarpata della montagna, distante dall'antico centro romano, identificato nella zona dell'anfiteatro. Il punto più alto del borgo è il Castello Pandone, mentre la Cattedrale, seguendo lo schema delle antiche città normanno-longobarde, si trova fuori le mura. L'assetto urbanistico è molto preciso, scandito da cardo e decumano, e risente dell'influsso architettonico del barocco napoletano. Presso il centro si trovano altri due monumenti importanti: il cimitero militarefrancese di guerra, e il convento di San Nicandro, divenuto santuario già ai tempi della visita di Padre Pio nei primi anni del '900, necessitando di cure mediche per le sue malattie.
2022
Isernia. The "Fraternal Fountain"
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